Il tuo portafortuna per gli esami funziona davvero: la scienza conferma quello che facevi di nascosto

Il Bigliettino della Fortuna Esiste Davvero? La Scienza Dietro i Rituali Scaramantici degli Studenti

Quando si parla di Maturità, ansia ed esami, è impossibile non pensare al mito del bigliettino della fortuna. Specialmente in Italia, terra ricca di scaramanzie e piccoli riti, gli studenti ricorrono a oggetti portafortuna come penne “magiche”, braccialetti regalati o persino calzini indossati solo in occasione degli esami. Ma funziona davvero tutto questo teatrino scaramantico? Sì, e sorprendentemente c’è la scienza a confermarlo. Dietro questi gesti si nasconde qualcosa di molto concreto: la psicologia.

Gli Studenti Italiani e la Magia dei Piccoli Gesti

Nel bel mezzo della maturità 2025, con la temuta prova di matematica all’orizzonte, migliaia di ragazzi affidano parte del loro destino a riti più o meno personali. Non è solo una questione culturale: questi comportamenti sono stati studiati e in molti casi considerati strategie efficaci per affrontare lo stress.

Secondo diverse ricerche europee, tra il 40% e il 60% degli studenti ammette di usare gesti scaramantici prima di un esame. E se anche la matematica – la disciplina del rigore – viene “inquinata” da superstizioni, allora forse questi comportamenti rispondono a un bisogno molto umano: sentirsi in controllo.

Quando la Psicologia Spiega la Scaramanzia

Francesca Gino, professoressa alla Harvard Business School, ha condotto studi illuminanti sul potere dei rituali. Anche se privi di significato oggettivo, possono ridurre l’ansia, aumentare la concentrazione e persino migliorare le performance. Un po’ come un placebo, i rituali attivano nel cervello meccanismi positivi semplicemente perché ci si crede.

  • Gestione dell’ansia: gesti familiari calmano il sistema nervoso
  • Sensazione di controllo: contribuiscono a restituire padronanza su una situazione incerta
  • Focalizzazione: riducono le distrazioni e potenziano la concentrazione

Una ricerca dell’Università di Colonia ha confermato che persino un oggetto “fortunato”, se percepito come tale, può migliorare l’agilità mentale. Niente magie, solo cervelli che imparano a credere in se stessi attraverso l’effetto placebo.

I Rituali Che Funzionano Davvero

Non tutti i rituali sono uguali. Alcuni, secondo gli esperti, sono particolarmente efficaci perché coinvolgono il corpo e hanno un significato personale. Toccare il proprio portafortuna o indossare qualcosa regalato da una persona cara non è solo simbolico: è un’ancora emotiva che riduce lo stress e migliora il focus.

I rituali che funzionano meglio condividono tre caratteristiche:

  • Componente fisica: usare il corpo per eseguire gesti ripetitivi o sensoriali stabilizza mente e nervi
  • Valore personale: oggetti o gesti legati a ricordi positivi o persone importanti attivano il sostegno emotivo
  • Coerenza e ripetizione: ripetere lo stesso gesto ogni volta crea routine e sicurezza

I Riti Che la Scienza Promuove

Oltre agli oggetti portafortuna, esistono tecniche che, quando trasformate in rituali, hanno effetti positivi comprovati sulle performance cognitive e sulla gestione dell’ansia.

Respirazione Profonda

Chiudere gli occhi, inspirare lentamente, trattenere il respiro e poi espirare con calma: una sequenza semplice che ha effetti potentissimi. La respirazione controllata riduce l’attivazione fisiologica e aumenta la concentrazione.

Frasi Potenzianti o “Power Posing”

Ripetere mentalmente una frase come “Posso farcela” attiva l’autoefficacia. Alcuni studiano anche in piedi, con le spalle dritte e la testa alta: non per motivi posturali, ma perché il corpo comunica sicurezza anche al cervello.

Oggetti Attivi

Non basta avere un braccialetto o una pietra fortunata: bisogna usarli. Tenere in mano l’oggetto, guardarlo, concentrarsi su di esso prima dell’esame aiuta a cementare la fiducia e la calma.

Attenzione alla Trappola dell’Eccesso

Non tutti i rituali sono sani. Quando diventano ossessivi o ingestibili, si rischia di alimentare l’ansia invece che calmarla. Se uno studente arriva a bloccarsi solo perché ha dimenticato il suo rituale, allora non c’è più equilibrio.

Ecco alcuni segnali che indicano un uso eccessivo:

  • Il rituale dura troppo o è troppo elaborato
  • Saltarlo scatena panico o superstizioni dannose
  • Rimpiazza completamente lo studio o la preparazione effettiva
  • Si ripete anche in condizioni non richieste

Come sostiene la psicologa Judith Rapoport, la differenza tra un rito utile e uno dannoso è tutta qui: ha un impatto positivo sulle performance o le ostacola?

Il Paradosso della Matematica

La matematica non è solo numeri: coinvolge la corteccia prefrontale, la stessa area cerebrale attivata dallo stress. Vuol dire che l’ansia può davvero offuscare la lucidità logica. Ecco perché un semplice rituale di rilassamento fa la differenza nell’affrontare un’equazione o un problema complesso: riduce la “ruminazione mentale” e libera risorse cognitive fondamentali.

Come Creare il Tuo Ritual della Fortuna

Per trasformare la scaramanzia in uno strumento utile, serve struttura. Ecco una mini guida ispirata alle strategie più efficaci secondo la psicologia:

1. Scegli qualcosa che abbia significato per te

Un gesto, un oggetto, un simbolo. Deve evocare fiducia, ricordi positivi o un senso di protezione.

2. Respira in modo consapevole

Tre o quattro cicli di respirazione lenta e profonda. Focalizzati sul respiro per calmarti prima della prova.

3. Ripeti una frase motivante

“Sono pronto”, “Ho studiato bene”, “Posso farcela”. Anche se non ci credi al 100%, il cervello risponderà al messaggio.

4. Pensa a qualcosa per cui sei grato

Un pensiero di gratitudine consolida lo stato emotivo positivo e ti ancora al presente.

Rituale e Prestazione: Un Connubio Potente

Il bigliettino della fortuna, in sé, non cambia il voto. Ma la fiducia che riesce a trasmetterti può fare davvero la differenza. I rituali, quando scelti in modo consapevole, diventano strumenti psicologici potenti: rafforzano la resilienza, gestiscono l’ansia e migliorano le performance.

E soprattutto, sono alleati preziosi non solo per superare un compito in classe, ma anche per affrontare le sfide della vita adulta. Dallo studio all’università, passando per i colloqui e fino alle prove più importanti, avere un piccolo rito – tutto tuo – può renderti più lucido, più forte, più sereno. Altro che superstizione: questa è neuropsicologia applicata.

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